Tre Provincie 2017





Tour delle tre province


Luoghi meravigliosi a due passi da casa


Articolo di Giorgia Nolfi

Pubblicato su Moto4



Riecco i quattro soliti compari pronti, con lo "zaino in spalla", all'immancabile passeggiata estiva in sella ai loro quad. La famiglia è Mondoquad, i team sono Gli Inarrestabili Gladiatori di Velletri e i Lepiniquad di Maenza; il territorio scelto a cavallo tra le province di Roma, L'Aquila e Rieti.

Dopo un lavoro certosino tra Google maps e foto geolocalizzate si tira giù un file gps che ci ha guidato per 500 km di cui oltre 350 di sterrati. Tutto quasi maniacalmente organizzato, rifornimenti, acquisto beni alimentari, barbecue e pernotti, tutto è filato liscio, per fortuna senza intoppi o fastidiosi guasti. Passo passo ripercorreremo il nostro tracciato menzionando i soli punti più entusiasmanti.

La partenza era prevista a Colleferro dove, fatti gli ultimi controlli, iniziamo la nostra avventura percorrendo sterrati ed asfalto che ci portano fino alla cima del Monte Scalambra.
Grazie al cielo terzo e la totale assenza di foschia ci lasciamo rapire da un panorama che abbraccerà circa 20 paesi fino a tuffarci, oltre le colline, nel tratto di mare compreso tra Anzio e Latina( saranno circa 40 km in linea d'aria di visuale in grandangolo).

Scesi tra una fitta  boscaglia, raggiungiamo il fiume Aniene che ci accompagna fino al paese di Vallepietra e Santuario della SS Trinità

, luogo di culto per i fedeli della parte sud della provincia di Roma e l'alta Ciociaria. Ancora polvere,
pranzo al sacco e giù verso Avezzano per portare il doveroso saluto ad un amico di quad: Pellecchia. Da qui, iniziano le bellezze della provincia dell'Aquila, dove lunghi tratturi raggiungono tornante dopo tornante le cime dei monti e accompagnano il nostro viaggio fino al paese di Rocca di Mezzo, dove consumiamo la cena ed effettuiamo il primo pernotto.

Il secondo giorno ha inizio con un bellissimo sterrato che scavalca il tunnel che collega Rocca di Cambio con le piste da sci di Campo Felice. Qui, previa autorizzazione, percorriamo qualche strada di servizio del comprensorio ma, essendo zona "parco" , evitiamo di avventurarci troppo.
Lasciato il comprensorio, ci dirigiamo verso il paese di Casamaina dove ha inizio un bellissimo sterrato che salendo fino a quota 1800 metri s.l.m., ci regala panorami mozzafiato tra distese di prati brulli ma pieni di animali al libero pascolo, dove il pietrisco del fondo fa da padrone e le braccia vengono messe a dura prova. Il pranzo di oggi è un barbecue in uno dei pochi punti in ombra di questo lungo tratturo, barbecue per la cottura degli immancabili arrosticini accompagnati da salsicce e bistecche ed un buon bicchier di vino. Il tempo di rifocillarci e proseguiamo il nostro viaggio verso il paese di Torninparte dove, tra piccoli sterrati ed attraversamenti stradali ci dirigiamo verso laltopiano del Rascino. Non attraversiamo laltopiano poiché uno sterrato non previsto ma invitante ruba la nostra attenzione e ci guida fin verso il da noi rinominato: terrazzo sul lago. È un posto questo di
incredibile tranquillità dove, dopo 6 km di strada tracciata dai boscaioli per il taglio della legna, la stessa termina improvvisamente su un terreno ripido e scosceso che però apre lo sguardo sul Lago del Salto, regalandoci un angolo di veduta che sicuramente in pochi conoscono. Guadagniamo nuovamente la strada che ci porta a Borgo San Pietro, frazione sulle rive del Lago. Foto di rito per poi dirigerci verso un B&B che ci ospiterà per la notte e dove abbiamo avuto modo di rifocillarci con  una abbondante cena.

Al mattino seguente, di buonora, ricarichiamo i nostri mezzi, compriamo la carne per il giorno e ci rimettiamo in viaggio. Raggiungiamo questa volta il lago con uno sterrato che collega il piccolo Borgo di Oiano a Fiumata, situata direttamente sul lago. Sono questi piccoli borgi ma dalla grande tranquillità e dalle grandi bellezze naturali. Il ponte che ci collega allaltra sponda  regala lennesimo fermo immagine su una profonda insenatura del lago. Una volta raggiunta laltra sponda, iniziamo degli sterrati che attraversano uno dopo laltro minuscoli Borghi dove forse la nostra presenza più che far piacere infrange la serenità di chi ha deciso di vivere in questi luoghi.


Quasi per caso ci imbattiamo nellennesimo tratturo realizzato per il taglio della legna che, lentamente si allontana dalla traccia gps da noi segnata però, tanta è la capacità di rapirci, che andiamo avanti senza avere alcuna certezza di dove quel tracciato ci porti.
Attraversato il bosco per circa 15 km incrociamo nuovamente lasfalto che da un lato ci tranquillizza ma dallaltro già ci fa sentire la mancanza della polvere. Da qui inizia la discesa verso il paese di Carsoli che, fatto di solo asfalto, attraversiamo in tutta fretta. Nuovamente polvere che ci accompagnerà fino a Rocca di Botte per una bibita rinfrescante, prima dellultima vera sfida dura: dal paese verso losservatorio di Cervara di Roma è prevista una ripidissima sassaiola da affrontare con inserito obbligatoriamente il 4x4 e le marce ridotte. È sempre emozionante sentire le gomme che seppur slittanti lentamente guadagnano terreno, in questi casi non conta molto la potenza dei motori ma lesperienza che ti porta a dosare sempre nella maniera più opportuna il gas.

Giunti allosservatorio, dove già attrezzato è presente un luogo per il pic-nic con tavoli, panche e barbecue in muratura. Consumiamo il pranzo e schiacciamo un veloce riposino in quanto, a conti fatti, dovremmo essere a casa prima di cena.

Scesi dallosservatorio imbocchiamo lennesimo tratturo che ci porterà a Monte Livata attraversando la zona di Campegli, luoghi questi che hanno avuto negli anni 80 lesplosione del turismo domenicale ma che oggi soffrono un po in quanto gli inverni non sono più innevati come quelli di un tempo. A Monte Livata è prevista lultima nostra sosta e rinfrescata.
Ad aspettarci ora, visto che il riposino ci ha fatto accumulare un ritardo sulla tabella di marcia, ci sono circa 60 km di asfalto.



Lultimo tratto di sterrato che avevamo previsto tra Subiaco e gli Altipiani di Arcinazzo saprà attenderci fino alla prossima uscita.

Sono stati tre giorni intensi, fatti di tanti chilometri  ma abbondantemente ricompensati dalle immagini scorse davanti ai nostri occhi ed immortalate dai nostri obiettivi: questo breve viaggio ha avvalorato la nostra ferma convinzione che troppo spesso si parte per andare lontano, ma sempre meno si conoscono i meravigliosi luoghi che ci sono intorno a noi, tra cui la zona dellalto Lazio, ragnatela infinita di tratturi e sterrati percorribili con non troppa fatica ma tanta soddisfazione emotiva.



Compagni di viaggio : Aldo, Piero, Diego, Gigi.

Si Ringrazia la, Motor Pama per il supporto tecnico e per la preparazione dei mezzi.